Il legno non si differenzia soltanto per il colore, con legni scuri e legni chiari, ma vi sono ancora molte categorie per differenziare le diverse tipologie di legno.
La più indicativa, nonché quella utilizzata da falegnami e addetti del settore, raggruppa le tipologie in base alla loro durezza, ovvero in base alle caratteristiche meccaniche di resistenza e di elasticità.
La durezza del legno si stabilisce in base ad un criterio di classificazione universale, sulla base dell’impronta che lascia una sfera d’acciaio sulla superficie del legno, definendo il valore di densità. Sulla sfera viene esercitata una pressione, espressa in kg/cmq, che viene misurata sino alla comparsa dell’impronta sulla superficie del legno.
Legni teneri e tenerissimi
I legni teneri comprendono quei legni che hanno una densità compresa tra 350 e 650 Kg/cmq. Fanno parte di questa tipologia dunque tutti quei legni che non sono indicati per l’impiego in edilizia, ma vengono utilizzati come rivestimenti, come la betulla, il teak, il ciliegio e il cipresso.
Al di sotto dei 350 kg/cmq troviamo i legni tenerissimi, come alcune specie di abete non stagionato, il pioppo o il salice.
Si tratta di legni che offrono il vantaggio di avere un’ottima elasticità, ma estremamente fragili sotto il profilo della densità. Il legno più tenero che esiste al mondo è la balsa, utilizzata specialmente nella modellistica grazie al fatto di essere facilmente lavorabile. Basta però esercitare una pressione di 120-140 kg per centimetro quadro per vederlo comprimersi.
Legni duri, semiduri e durissimi
Il legno di quercia e quello di castagno rappresentano la maggior parte dei legni semiduri. Si tratta di una tipologia che offre sia il vantaggio della lavorabilità, sia quello di essere abbastanza resistente per la costruzione di mobili, portoni, infissi e per altri utilizzi nell’edilizia.
Il legno di castagno è quello più utilizzato dalla falegnameria Lapis Ascanio & figli in quanto permette di avere un ottimo rapporto tra la resistenza e la duttilità del legno, garantendo stabilità e una durezza che può variare a seconda della stagionatura.
Le tipologie di legno prevedono nella categoria dei durissimi i legni provenienti dal limone, dall’albicocco e dal pesco. Così come appartiene a questa categoria uno dei legni più pregiati: l’ebano.