Il legno è un materiale naturale ad elevata porosità, sensibile agli agenti atmosferici e ai prodotti per la pulizia. Per la manutenzione del legno è dunque indispensabile seguire alcune precise regole.
La pulizia e la manutenzione del legno esigono una dovuta cautela e l’attenzione ai prodotti utilizzati. Solventi o preparati acidi sono assolutamente da evitare in quanto comprometterebbero la superficie del legno in maniera irreparabile.
D’altro canto il legno massello presenta l’indubbio vantaggio di poter essere sempre recuperato, anche quando sembra compromesso da muffe o dall’eccessiva umidità. Gli eventuali rigonfiamenti possono essere carteggiati e piallati, riportando la superficie allo stato naturale. Questi procedimenti però, devono essere fatti da un falegname se si vuole ottenere un risultato pari al nuovo, mentre per l’ordinaria pulizia si può procedere con prodotti specifici di buona qualità.
Olio, per nutrire le superfici in legno
Per la pulizia quotidiana occorrerà limitarsi ad usare un prodotto a PH neutro, come acqua e sapone. La spugnetta non andrà passata sulle superfici in legno imbevuta del liquido, ma sempre ben strizzata.
Per una manutenzione del legno più approfondita occorre invece scegliere prodotti che penetrano nei pori del legno e lo nutriscono, mantenendo nel tempo le sue caratteristiche di idratazione, luminosità e elasticità.
- Olio paglierino:, di colore giallognolo, può essere passato su qualsiasi tipo di legno e non rilascia alcuna pellicola sulla superficie. Viene utilizzato comunemente per dare al legno un aspetto morbido e naturale.
- L’olio rosso: viene utilizzato soprattutto per i mobili antichi, accentuando in questo modo i riflessi delle nodosità dei legni rossastri.
- L’olio di lino crudo: è un olio che lascia una sottile pellicola sulla superficie, ma riesce a penetrare in profondità nei pori del legno, nutrendo le fibre. È indicato effettuare un trattamento con olio di lino crudo su quei mobili che non sono stati trattati per molto tempo, in modo da rigenerare gli strati fibrosi profondi del legno.
Cera e gommalacca per la lucidatura del legno
- La cera: per mantenere un’ottima lucidatura delle superfici in legno occorre dare al legno una “mano” di cera. Ne esistono di diversi tipi, sia liquide che pastose. Vengono passate con un panno assicurandosi che lo strato depositato sia uniforme.
- Gommalacca: a differenza della cera, la lucidatura con gommalacca è matta, ovvero da come risultato finale una lucidatura opaca. È molto bella da vedere ma sempre meno utilizzata. Un trattamento di gommalacca prevede la stesura di diversi strati “a incrocio”, per poi essere frizionata con un panno dopo 12 ore.
Un processo che è ormai eseguito soltanto dalle falegnamerie più esperte, che preparano la miscela di gommalacca in base a proporzioni tramandate in bottega, come la falegnameria Lapis di Ascanio & figli, dove la manutenzione del legno è ancora un’arte che viene tramandata da generazione a generazione.